Novara di Sicilia rientra tra uno dei borghi più belli d’Italia.
Il borgo sorge sulla pendice della montagna da cui si scorge l’antica Tindari, in un incantevole scenario naturale a valle di un imponente sperone di roccia, la Rocca Salvatesta, che raggiunge i 1340 m. Le piccole case affastellate, la trama di vicoli e viuzze talvolta sormontati da archi, i decori delle facciate, l’eleganza dei palazzi, la sontuosità delle chiese danno fascino a un assetto urbanistico d’impronta medievale.
Le strade, per lo più pavimentate in acciottolato stretto tra due file longitudinali di pietra arenaria locale, contribuiscono a valorizzare l’architettura del centro storico. L’arenaria è stata utilizzata nelle costruzioni civili e con elaborazioni di grande pregio in quelle religiose, dove sono presenti anche molti elementi architettonici realizzati in cipollino, un’altra pietra locale, rossa e marmorea. L’uso della pietra, che sul territorio affiora un po’ ovunque, testimonia l’importanza dell’arte dello scalpellino che si tramandava di padre in figlio, fino al deplorevole arrivo del cemento (ma oggi il nobile mestiere viene ripreso con buoni risultati).
L’ antico castello era situato su una rupe a strapiombo che conserva ancora oggi, immutata la propria bellezza. Dalla cima si gode l’ampiezza della vallata che scende verso il mare: spingendo lo sguardo sino all’orizzonte si vedono le isole Eolie.
Quell’antico castello, un tempo discoteca e punto d’incontro dei giovani novaresi, oggi è divenuta una pizzeria ed un ristorante dove potere assaporare la magia e l’arte di uno dei borghi più belli d’Italia, ammirando il chiaro di luna che bacia la rocca Salvatesta.
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